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De Cobelli, Augusto

    Date of birth:
    June 5th, 1909 (Novara, Italy)
    Date of death:
    March 23rd, 1945 (Florence, Italy)
    Nationality:
    Italian

    Biography

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    Period:
    Second World War (1939-1945)
    Rank:
    Maggiore (Major)
    Awarded on:
    1945

    Headquarters: Fifth U.S. Army, General Orders No. 96 (posthumously awarded)
    Distinguished Service Cross (DSC)
    Period:
    Second World War (1939-1945)
    «Comandante di compagnia, in quaranta giorni di azioni di guerra, dava prova di abnegazione, sprezzo del pericolo e valore, rivelando elevate virtù militari. In combattimenti sanguinosi risolveva delicate situazioni, contrassaltando con ardimento e decisione il nemico, arrestandone l'impeto, e volgendolo in fuga. In più di una occasione, azionava egli stesso una mitragliatrice, infliggendo con tiro bene aggiustato notevoli perdite al nemico e dando prova di assoluto sprezzo del pericolo. Kamenice, 16-21 novembre – Dusbar, 5-15 dicembre – Maja e Korbiet, 29-30 dicembre 1940-XIX.»
    Medaglia de bronzo al Valore
    Period:
    Second World War (1939-1945)
    «Ufficiale già ripetutamente distintosi in precedenti campagne, sapeva creare in pochi mesi, dal nulla, un battaglione alpino di saldissime qualità spirituali e operative. In una ricognizione oltre le linee, effettuata per valutare la consistenza dell'occupazione nemica, su una posizione la lui conquista avrebbe meglio salvaguardato la difesa e creato la necessaria premessa per la prossima azione offensiva, cadeva eroicamente, confermando ancora una volta le sue belle doti di comandante e di soldato. Col suo volontario sacrificio, segnava al suo bel battaglione la via del dovere. Valle Idice, 13 marzo 1945.»
    Medaglia d'argento al Valore Militare
    Period:
    Second World War (1939-1945)
    «Ufficiale di leggendario valore, già ripetutamente distintosi in precedenti campagne, sapeva creare in pochi mesi dal nulla un battaglione alpino di saldissime qualità spirituali e operative che portava al fuoco suscitando l’ammirazione dei vecchi e già provati battaglioni del reggimento e delle truppe alleate. In una ricognizione da lui diretta oltre le linee, effettuata per valutare la consistenza dell’occupazione nemica, su di una posizione la cui conquista avrebbe meglio salvaguardato l’integrità della difesa e creata la necessaria premessa per la prossima azione offensiva, cadeva eroicamente. Col suo sacrificio egli volle infondere in ciascuno dei suoi alpini la sicurezza ed il mordente che nutriva nel proprio cuore. Ci è riuscito quando il suo esempio è diventato comandamento e la leggenda a tutti gli alpini ragionanti tra loro e di continuo del loro giovane maggiore che era andato più avanti di tutti e, che era caduto primo tra tutti, insegnando con così semplice naturalezza quale fosse la via dell’onore e della gloria. Valle Idice, 23 marzo 1945.»
    Medaglia d'oro al Valore Militare

    Sources

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